Música no te dejaré … Eres parte de mi historia

Música no te dejaré … Eres parte de mi historia

Música no te dejaré … Eres parte de mi historia
“Musica non ti lascerò, fai parte della mia storia”.
Chissà cosa ho voluto dire quando ho scritto queste, oramai lontane, parole.
Parlare di musica, di canzoni, è come parlare in continuazione di me stesso; la musica e le canzoni si scrivono, si cantano, ma non si spiegano.
Esistono solo le regole, il rispetto e quel talento che vediamo in tutti i nostri figli come se volessimo salvarli, da che cosa non si sa, forse da un mondo che ora non è per loro, ma è l’unica cosa che hanno.

Sento sempre dire, da quando frequento scuole, famiglie e professori: “lui, lei sono portati, hanno talento, ma devono studiare di più”;  loro studiano di più. “Vogliamo che suonino di più”;  loro suonano di più. “Vogliamo che stiano più attenti”; loro stanno più attenti….

Ma nessuno può dirti quello che devi o non devi fare se dentro di te c’è “il fuoco”, che alimenta la musica con le sue le canzoni.

La musica, la quarta arte – così viene definita – chissà perché quarta … Io la metto al primo posto perché è l’unica che sento dentro.
Come si fa a trasmettere il proprio fuoco a qualcuno, ad un figlio, a una madre, a un padre..“se studia vuol dire che ce l’ha”… e se non studia non ce l’ha? Forse si! Esiste quel rispetto che sta nella vita di tanti musicisti che sudano nelle aule per arrivare ad essere espressivi con il proprio strumento.
Per quanto riguarda me e la mia storia musicale dico “non ti lascerò e rispetto la tua storia”. E’ come dire: “rispetto tutti quelli che si fanno un mazzo tanto e vivono di questo con il loro coraggio, con la propria estrema sensibilità, con l’emotività di sentire dentro quel calore ogni volta che ascolti un passaggio musicale, una frase poetica, l’espressività nell’esecuzione di un bridge o di un accordo in minore,  che può far commuovere, non perché è in minore, ma perché combinato armonicamente in maniera perfetta”.
Tutto nasce semplicemente da quel fuoco e non dalle aspettative degli altri…..
Ecco quello che sento ormai da più di quarant’anni, avvolto da musica e canzoni.

La prima canzone l’ho scritta a tredici anni ed era una canzone d’amore per la mia ragazza, mi mancava, lei era via, non so bene che cosa mi sia scattato dentro; dovevo esprimere quella malinconia e non ricordo nemmeno da dove sia scaturita quella combinazione di accordi che ancora adesso stranamente funziona.
Forse perché, come diceva Miles Davis “non esistono note sbagliate”.
Mi fidavo e mi fido tuttora del mio istinto, generato da sempre da quel fuoco che ancora sento dentro, che quando esiste va riconosciuto e tenuto acceso, alimentato, con nuovi accordi, nuovi suoni, nuove parole, ascoltandomi nel profondo di quegli oramai rari silenzi della vita.

Proprio dal mio istinto nasce il cambiamento ed il mio nuovo singolo che vi propongo e che potete trovare sui maggiori portali:



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